Prevenzione senologica: perchè è importante non fermarsi mai
/in news /da RobertoQuello dalla prevenzione del tumore al seno è un appuntamento importante che accompagna la donna lungo tutta la sua vita. Ma quando bisogna iniziare e soprattutto arriva un’età nella quale si può smettere? Lo abbiamo chiesto alla Dott.ssa Rossella Maria Occhiato, consulente Specialista in Radiodiagnostica e Diagnostica Senologica al Mater Dei General Hospital.
Dottoressa Occhiato, quando bisogna iniziare la prevenzione senologica e, soprattutto, quando si può smettere di fare ecografie e mammografie?
I dati ci dicono che il tumore al seno rappresenta oggi circa il 30% dei tumori femminili. Considerando la frequenza di insorgenza nelle diverse fasce di età sappiamo anche che il rischio aumenta con l’età. Questo significa che, in realtà, non si può mai smettere di avere un appuntamento con la prevenzione senologica. Tuttavia ci sono delle distinzioni che è bene ricordare.
Prima dei 30 anni è importante praticare l’autopalpazione del seno ed è bene associare un’ecografia mammaria annuale insieme ad una consulenza senologica. Ovviamente si tratta di linee generali.
Dopo i 70 anni di età è bene proseguire il programma di prevenzione con controlli biennali mammografici e, comunque, sulla base delle proprie caratteristiche individuali.
Ci sono tappe nella vita di una donna che segnano dei veri e propri spartiacque: dalla prima mestruazione, alla gravidanza fino alla menopausa. Come si inserisce la prevenzione senologica in queste diverse fasi?
Come abbiamo detto il tumore al seno viene considerato una malattia dell’età adulta anche se, sempre più spesso, si presenta in età giovanile e questo non va dimenticato. La maggiore incidenza si raggiunge dopo i 50 anni ma riveste un ruolo importante la storia familiare o personale nell’ incidenza di tumore al seno: infatti, tra il 5 e 7 per cento dei casi questi tumori mammari sono ereditari. E molti tumori mammari ereditari sono legati a mutazioni genetiche BIRCA1 e BRCA2.
Ma non solo: il rischio di sviluppare un tumore al seno è legato, inoltre, all’ attività ormonale nella donna. Quindi, un ciclo mestruale precoce o una menopausa tardiva o anche l’assenza di gravidanze possono aumentare il rischio di insorgenza. Così come anche l’assunzione di contraccettivi orali o terapie ormonali usate in menopausa.
Sono molti i fattori di rischio predisponenti ai quali si devono associare anche gli stili di vita come, ad esempio, il sovrappeso, l’obesità nonché il consumo di alcool.
Tutto questo ci riporta a dire non solo che la prevenzione senologica non si può mai smettere ma anche che è importante affidarsi ad una consulenza senologica dello specialista che saprà indicare al meglio quali esami fare e con quale periodicità, in base alla nostra storia familiare e personale.